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La Scoperta della Neo-Technologia


Vantaggio N. 5
Azioni buone e cattive-leggi morali

Le azioni buone e razionali aumentano la prosperità, la felicità ed i piaceri psichici; le azioni irrazionali o cattive hanno, invece, l'effetto contrario. Anche se la vita ed i valori di un qualsiasi individuo sono strettamente personali ed unici, tuttavia alcune azioni di base rimangono invariabilmente buone o cattive.

Un'azione può essere inevitabilmente giusta o sbagliata, indipendentemente dall'opinione di qualcuno, essa non cambia passando da persona a persona o da generazione a generazione, o da cultura a cultura, o da un sistema solare a sistema solare. Le azioni buone o cattive, considerate obiettivamente, si basano sulla natura biologica dell'uomo e sono definibili in termini assoluti. Ci sono altre azioni che non sono morali e non possono o non devono essere giudicate in termini di buone o cattive, in quanto costituiscono una preferenza personale e sono determinate dalle differenze individuali.

Esattamente come le buone o cattive azioni, anche le leggi morali non si basano su delle opinioni, esse non sono create o determinate da qualcuno in quanto nessuno può giudicare ciò che è morale e ciò che no lo è. Ci sono degli standard morali uguali per ogni essere vivente, in qualsiasi luogo, di qualsiasi cultura e di qualsiasi epoca. Questi standard sono indipendenti dall'opinione di chiunque, sono una morale assoluta, chiara come nero su bianco e possono essere sintetizzati come segue:

-- Una determinata azione obiettivamente buona per l'organismo umano, è moralmente buona o giusta.

-- Una determinata azione, che sia obiettivamente cattiva per l'organismo umano, è moralmente cattiva o errata.

I sentimenti e le emozioni, tuttavia, non possono essere trattati allo stesso livello delle leggi assolute e morali. La vita, lo stile, i desideri, i bisogni e le preferenze di una persona possono variare grandemente senza necessariamente alterare il carattere della persona e senza fare di questa, un individuo giusto o ingiusto. Tuttavia le leggi morali esistono, e la loro trasgressione o la loro obbedienza determina il carattere e la dignità di una persona. Le due leggi morali essenziali alla felicità sono:

  1. Una vita coerente e onesta:
  2. Un impegno coerente a produrre per essere indipendenti economicamente.

Generalmente la violazione di queste due leggi morali blocca la nostra felicità, il nostro benessere e la nostra prosperità. Strettamente connessi a queste due leggi sono i principi morali qui di seguito:

  1. Onestà e verità: Stima di noi stessi diritti personali;
  2. Sacrificio: Uso della forza. Il fine giustifica i mezzi.

Lo schema qui sotto illustra come ogni argomento morale si divida in due categorie: la categoria a cui appartiene una morale a favore della vita e dell'individuo e la categoria che include una morale che consideriamo "immorale" che va, cioè, contro la vita e contro l' individuo.

Le morali obiettive sono coerenti e si basano sulla realtà, sulla ragione e sulla logica. Le morali soggettive invece, sono irreali, capricciose, prese a caso e, per essere accettate, richiedono l'uso della forza, dell'imposizione, della frode e della coercizione. Il soggettivismo, il misticismo, l'esistenzialismo ed "il fare egoisticamente solo il proprio interesse" sono tutti tentativi per negare le morali oggettive ed implicano la non esistenza di ogni standard e l'uniformità di ogni valore.

Argomenti morali
Onestà e verità
I principi che procurano il benessere, la felicità e l'immortalità biologica sono: lottare coscientemente per essere onesti; lealtà senza compromessi alla verità; impegno per essere persone produttive. (Principio morale)

I principi che procurano la morte psichica e biologica sono: il compromesso e l'evasione dalla verità; la pigrizia ed il parassitismo. (Principio immorale)

Stima di noi stessi
I principi che procurano il benessere, la felicità e l'immortalita biologica sono: le azioni produttive e creative che aumentano la propria efficienza di fronte alla realtà. (Principio morale)

I principi che procurano l'infelicità, la morte psichica e biologica sono: le azioni non produttive o distruttive che diminuiscono la capacità di fronteggiare la realtà o di vivere indipendentemente mediante l'uso della propria ragione. (Principio immorale)

Diritti personali
I principi che procurano il benessere, la felicità e l'immortalità biologica sono: il riconoscimento inalienabile del diritto che tutti abbiamo alla vita e alla prosperità. (Principio morale)

I principi che procurano l'infelicità, la morte psichica e biologica sono: il rinnegamento dei diritti individuali o di proprietà; violare e predare la vita e la proprietà degli altri. (Principio morale)

Sacrificio
Il principio che procura il benessere, la felicità e l'immortalità biologica è: rendersi conto che il sacrificio è per natura nocivo alla vita, per cui è da considerarsi moralmente ingiusto. (Principio morale)

Il principio che procura l'infelicità, la morte psichica e biologica è: considerare il sacrificio come un'azione "nobile" perchè effettuato per una "causa superiore". (Principio immorale)

L'uso della forza
Il principio che produce il benessere, la felicità e l'immortalità biologica è: rendersi conto che esercitare la forza, o minacciare violenza o coercizione, frodare una qualsiasi persona sono azioni ingiuste basate sul male. (Morale)

Il principio che procura l'infelicità, la morte psichica e biologica è: considerare l'uso della forza, (specialmente da parte dei governi) come un'azione accettabile specialmente se il risultato serve al bene "sociale" o ad una "causa superiore". (Immorale)

Il fine giustifica i mezzi
Il principio che procura il benessere, la felicità e l'immortalità biologica è: ammettere che, per quanto riguarda l'uso della forza il fine non giustifica mai i mezzi. Tutte le azioni morali sono basate su principi che proibiscono l'uso della forza, la minaccia, la violenza, la coercizione e la frode, anche se tutto ciò può constituire i mezzi, assai "nobili", per compiere dei fini. (Morale)

Il principio che procura l'infelicità, la morte psichica e biologica è: "il fine giustifica i mezzi". La forza e la coercizione possono essere usate pragmaticamente ed i diritti di un individuo possono essere violati o sacrificati per il "bene" della società o per dei fini "nobili". (Immorale)



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