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L'invidia distorce e poi consuma la visione della vita di una persona. L'invidia e la pigrizia sono due mali principali (da un punto di vista "non buono per me") che le persone sviluppano interiormente a loro grande danno personale e per la loro grande infelicità. La pigrizia è la causa basilare e l'invidia è l'effetto basilare. L'invidia è il desiderio di distruggere i valori creati o guadagnati dagli altri...distruggere il bene soltanto perchè è bene. Perchè? Perchè il bene obiettivo (i valori umani razionali) minaccia di rivelare per contrasto i difetti dell'invidioso.
Ciò, a sua volta, elimina la pseudo stima dell'invidioso, la quale stima è necessaria per la sopravvivenza sia fisica che psicologica (cioè necessaria per prevenire l'esaurimento nervoso o il suicidio).
I valori che gli altri hanno guadagnato fanno sentire l'invidioso impotente e indegno. Il bene contenuto nei valori obiettivi, rivela ciò che manca all'invidioso. Questi valori rivelano il bene umano, del quale l'invidioso è venuto meno. Questi valori rendono l'invidioso cosciente delle sua incompetenza di vivere da essere umano autosufficiente, indipendente e felice. L'invidioso teme ed odia questi valori.
L'invidia cresce dai difetti provenienti dalla pigrizia e costituisce una forza enorme per distruggere le relazioni umane. Al contrario della gelosia che è diretta verso la possessione dei valori, l'invidia è diretta verso la distruzione dei valori.
Il desiderio di distruggere i valori, la felicità ed i piaceri che hanno guadagnato gli altri, rappresenta l'essenza dell'invidia. Gli attacchi invidiosi contro i produttori ed i loro valori, sono intessuti di discorsi illogici "alto sonanti" fatti dai giornalisti dei mass-media, dai "consumisti", dagli "ecologisti" e da altri neoingannatori invidiosi.
Contrariamente alla concezione errata diffusa dai mass-media orientati verso l'invidia, l'invidia non è analoga alla gelosia.
Anche se tutte e due diminuiscono la felicità, le loro cause sono opposte (Rif.: Concetto 77, Enciclopedia dei Riferimenti della Neo-Tech). La gelosia si basa sul principio di stimare e concepire un valore...perchè il valore è un bene per il suo possessore. L'invidia si basa sul principio di odiare e sdegnare un valore...perchè il valore minaccia di rivelare la disonestà ed i fallimenti dell'invidioso. La persona invidiosa si sente minacciata dalla presenza di un valore.
Gli invidiosi hanno sempre nascosto, camuffato e distorto il significato dell'invidia. Gli invidiosi non debbono far conoscere, a loro stessi e agli altri, la loro inferiorità e dipendenza dai produttori. Perchè se tutti comprendessero la natura dell'invidia, allora i mistici invidiosi ed i neoingannatori perderebbero i loro strumenti di manipolazione per sopravvivere e la propria stima che si sono auto-razionalizzati. Questa perdita risulterebbe in povertà, in disgrazia e persino nel suicidio - a meno che l'invidioso non decida di cambiare per diventare un onesto produttore di valori e prosperare.
A causa del loro timore e risentimento, gli invidiosi debbono attaccare i valori che gli altri hanno guadagnato, ma allo stesso tempo, debbono costantemente usurpare questi valori per sopravvivere. Questa vita contradditoria degli invidiosi, apporta loro soltanto un maggiore risentimento, una maggiore incompetenza ed infelicità.
Coloro che non sono invidiosi non possono conoscere la natura maligna dell'invidioso. Quindi, la maggioranza dei produttori di valori, a causa della loro innocenza, sono relativamente incapaci di proteggere se stessi dagli invidiosi distruttori di valori...
Chi sono gli invidiosi distruttori di valori? Essi sono descritti nella tabella che segue. L'argomento è molto chiaro: tutti possono benissimo essere classificati come invidiosi o non invidiosi (Rif.: Tavola 69, Enciclopedia dei Riferimenti della Neo-Tech).
La sopravvivenza delle persone invidiose, a cominciare dai burocrati distruttori fino ai dittatori genocidi, dipende dal fatto che le loro vittime non vengano mai a conoscenza della natura dell'invidia.
Per compiere questa dissimulazione[ 58 ] gli invidiosi distruttivi devono usare una o più delle tattiche descritte qui sotto.
Tattiche per nascondere l'invidia | Normalmente usate da |
---|---|
Evitare la parola "invidia". | Politici, teologi, giornalisti "liberali", "intellettuali" sociologi, dittatori. |
Distorcere e confondere il significato dell'invidia (es.: mischiare falsamente il suo significato con la gelosia). | Politici, teologi, giornalisti "liberali", "intellettuali" sociologi. |
Negare l'esistenza dell'invidia. | Politici, teologi, giornalisti "liberali". |
Convertire l'effetto distruttivo dell'invidia in una "buona" azione sociale (es.: È bene fare delle distruzioni di massa per imporre a tutti lo stesso livello di vita). | Egalitaristi, "ecologisti",""intellettuali" sociologi, politici, dittatori. |
Dichiarare che l'invidia è imnata è "forzata" nelle persone dall'ambiente, der lui le persone invidiose non hanno colpa. La società e l'invguagilianza sono da incolpard. | "Intellettuali" sociologi, o teologi. |
L'invidia è un processo distruttivo del carattere che deriva da: 1) La pigrizia e la disonestà volontarie. 2) Scegliere il rifiuto della propria responsabilità per vivere per mezzo della propria mente e dei propri sforzi.
L'invidioso deve dipendere dagli sforzi e dalla mente degli altri per sopravvivere. L'invidia proviene dall'interiore del carattere autosviluppato di una persona, e non dalla società o dall'ambiente. Le persone invidiose, dunque, sono responsabili della loro invidia, dei loro errori, delle loro distruzioni e del male che causano agli altri. Gli invidiosi sono i malfattori della civilizzazione.
Chi sono i malfattori invidiosi o i distruttori dei valori della civilizzazione? Essi sono identificati qui di seguito:
Categorie specifiche di malfattori invidiosi:
I dittatori
I politici
I teologi
Gli "intellettuali" Sociali
I criminali
I grandi "rampolli" eredi di immense ricchezze (invidiosi spendaccioni,
distruttivi e "servitori dello stato", es.: Nelson A. Rockfeller, Ted
Kennedy).
Gli "intellettuali" sociali (es.: "scienziati" sociali, tutto il loro campo
è falso ed è l'antitesi della scienza).
Le femministe professionali auto-nominatesi.
Gli ecologisti professionali auto-nominatisi .
I consumisti professionali auto-nominatisi .
I pacifisti professionali auto-nominatisi.
I distruttori di valori elencati sopra, sono basilarmente delle persone immature, anti-intellettuali che cercano di negare o nascondere l'onestà.
Invece, la maggioranza dei produttori di valori cercano soltanto l'onestà completa.
Essenzialmente tutti i politici e gli "intellettuali"sociali sono degli immaturi distruttori di valori che sopravvivono ingannando il produttore di valori. Queste persone promuovono degli "ideali" sociali ed altruistici con lo scopo di nuocere e spillare il produttore di valori. Questi immaturi distruttori di valori non includono soltanto i politici, ma una considerevole percentuale di professori universitari, specialmente nel campo delle scienze politiche e sociali, nella filosofia, psicologia, legge e religione, ed una minore percentuale in altre discipline. Le loro crociate per la "giustizia" sociale sono motivate dall'invidia. Ed i loro attacchi contro i valori sono dei complotti neoingannatori non soltanto per spogliare il produttore, ma anche per nascondere la loro disonestà la loro incompetenza e la loro pigrizia.
Perchè i teologi sono classificati come neoingannatori, malfattori, distruttori di valori e parassiti? Molte persone possono meravigliarsi del "bene" che i teologi fanno come per esempio aiutare i poveri. Ma il "bene" è esattamente quel...bene tra virgolette. Il loro "bene" è generalmente falso e contrario al benessere e alla felicità umana. Il loro "bene" è basato sul sacrificio altruistico dei produttori di valori, mentre essi raccolgono sia l'elogio che la parte dell'intermediario senza produrre nessun valore.
Molto "bene" di tipo teologico è radicato in quella mani-polazione disonesta che inculca un senso di colpa nel produttore. Questo "bene" è spesso accompagnato da una subdola ed ingiusta denigrazione del successo personale, della prosperità e della felicità degli altri. Inoltre, questo "bene" generalmente contiene delle manovre ipocrite e neoingannatrici escogitate affinchè i teologi ricevano degli elogi e possano vivere a loro "agio" senza dover lavorare per produrre dei valori. In altre parole, i teologi ricavano il loro sostentamento promuovendo degli schemi altruistici basati sul concetto di Dio mediante i quali possono usurpare i valori che gli altri hanno guadagnato e nello stesso tempo raccogliere rispetto e potere... Tutto ciò è il solo scopo e l'esistenza di tutti i teologi.
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[ 58 ] Per secoli, nascondere la natura dell'invidia è stata una cosa facile, in quanto, senza la Neo-Tech la maggioranza delle persone non invidiose non hanno nessun modo di comprendere l'invidia. Nella loro innocenza i produttori non invidiosi non possono afferrare emotivamente o intellettualmente l'idea che esistano effettivamente delle persone che vogliono distruggere i valori a causa della bontà che questi valori rappresentano.
[ 59 ] Alcuni malfattori invidiosi o i distruttori di valori non appartengono a queste specifiche occupazioni, ma una particolare alta percentuale di essi popolano delle professioni, nelle quali possono facilmente neoingannare. Quindi, raramente dei malfattori invidiosi appartengono a delle attività nelle quali sarebbe difficile nascondere il loro neoinganno, come per esempio appartenere ad oneste professioni ed a efficienti commerci profittevoli.
[ 60 ] A questo genere di professionisti che si sono auto-nominati (per es.: Il genere Nader) appartengono gli individui invidiosi distruttivi che usano la demagogia neoingannatrice per guadagnarsi il potere. Questi neoingannatori usano dei metodi illogici per creare delle realtà falsamente opposte che aizzano "l'eroe" consumatore contro "il malvagio" produttore. Questi neoingannatori fanno sempre del male, sia al consumatore che al produttore, in quanto sostengono e promuovono i controlli e la forza governativa. In effetti, questi "malvagi" produttori, sono e sempre sono stati i soli veri benefattori ed eroi del Genere umano. Senza i produttori nessun consumatore esisterebbe, giacchè nessun prodotto o valore da consumarsi esisterebbe. A dire il vero, senza i produttori poco o niente della vita umana esisterebbe.
Nessuna denigrazione è intesa verso gli utili sforzi delle organizzazioni d'aiuto al consumatore (per es.: gli Enti per il Miglioramento del Commercio) che non sanzionano, non usano e non si appoggiano sulla forza del governo per violare i diritti individuali.
Nemmeno verso i pochi onesti e professionalmente educati ecologisti è intesa alcuna denigrazione, perchè essi in effetti producono dei valori studiando obiettivamente l'ambiente e migliorano così la prosperità e la felicità a lungo raggio di tutti i produttori di valori.
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